Il cuore continua a battere spontaneamente perché il suo funzionamento è indipendente dal cervello, sempre che sia mantenuta artificialmente la respirazione e vi sia un supporto con sostanze farmacologiche adeguate.

La presenza di questo segno vitale non indica che la persona è viva, dato che si tratta di un segno vitale residuo che può durare solo per pochissimo tempo dopo la morte del cervello e solo con artifizi tecnologici. Quindi, nel caso di morte a causa di lesioni cerebrali, la persona non è in grado di tornare in vita.