Le norme vigenti (legge n. 91/99) prevedono che ad ogni cittadino, al compimento del 18° anno di età, sia notificata personalmente la richiesta di dichiarare la propria volontà in merito alla donazione di organi, di tessuti e cellule del proprio corpo dopo la morte, a scopo di trapianto, informandolo che la mancata dichiarazione di volontà, entro i termini previsti, verrà considerata assenso alla donazione (silenzio-assenso informato).

Il cittadino, in mancanza della notifica, ha il diritto/dovere di manifestare la propria volontà:

  • iscrivendosi all’AIDO;
    da questo link è possibile consultare e scaricare il modulo di iscrizione all’AIDO
  • compilando un apposito modulo presso gli sportelli della propria Azienda Sanitaria (ATS);
  • dichiarando il consenso/dissenso in occasione del rinnovo della Carta d’Identità presso il proprio Comune.

L’iscrizione all’AIDO, la manifestazione presso le ATS o presso gli uffici Anagrafe dei Comuni determina l’inserimento dei dati e della propria volontà nel sistema informativo del Centro Nazionale Trapianti (CNT).

Questi sono modi semplici per invitare tutti ad una scelta consapevole, parlando di donazione in un clima di serena discussione.

È considerato “non donatore” chi ha dichiarato NO presso le ATS o presso gli uffici Anagrafe dei Comuni.

Per i maggiorenni, in mancanza di un’esplicita dichiarazione espressa in vita, gli aventi diritto (coniuge non separato oppure convivente more uxorio, i figli maggiorenni, i genitori), possono opporsi al prelievo entro la fine del periodo di osservazione.

In ogni momento il cittadino può modificare la propria volontà precedentemente espressa.

Per i minori invece sono entrambi i genitori a manifestare il consenso unanime alla donazione, ma in caso di disaccordo non si può procedere al prelievo.

È vietato manifestare volontà favorevole alla donazione per i nascituri, gli orfani e gli incapaci di intendere e di volere.